le notizie dell’abbazia

L’Angolo del Monaco – Dom. I di Quaresima

Mar 8, 2025 | L'angolo del Monaco

La frase di questa domenica è: “Non metterai alla prova il Signore Dio tuo”.

Nella prima domenica di Quaresima le tentazioni vengono descritte con una attualità disarmante. La prima tentazione riguarda la parola, la comunicazione sociale, quello strumento che lega gli uomini tra di loro. Tale parola però non può nutrire l’uomo se non è sorretta dalla verità e questa riposa solo in Colui che ha creato il mondo. Qui il simbolo del pane si contrappone al pane dell’Ultima Cena per sottolineare l’enorme diversità che esiste tra il nutrimento materiale (sottomesso alle tentazioni) e quello spirituale.

Nella seconda viene evidenziata la tendenza prettamente umana di adorare falsi idoli. L’uomo, dalla notte dei tempi, è sempre stato pronto ad adorare qualcosa o qualcuno in cui immedesimarsi. Oggi noi abbiamo tanti “testimonial” che credono di essere dio, si beano dei loro seguaci, di chi li ha votati, non rendendosi conto che alle prime avvisaglie, coloro che li avevano esaltati, saranno i primi ad urlare il loro “crucifige” (anche qui Gesù mostra la volubilità del popolo).

Ma è la terza tentazione, quella meno appariscente e perciò più subdola, più diffusa. Infatti essa colpisce anche colui che crede in modo onesto e sincero. Viene il momento in cui la fede viene provata, ed allora, ecco le richieste a Dio in nome della nostra fedeltà, del bene che abbiamo fatto agli altri, del nostro essere da sempre credenti.

Qui caschiamo quasi tutti, solo pochi ci riescono a non essere questuanti. Viene naturale chiedere per verificare se il dio in cui credo è Dio, se egli esiste, se è vero, se io sono in sintonia con lui.

È anche un modo per conoscere noi stessi, il nostro essere cristiani, un sincerarsi che tutto quello fatto finora sia stato ben registrato nella mente di Dio. Questa è veramente la più terribile delle tentazioni.

Anche io, che scrivo, non ne sono immune. Eppure anche questo fa parte della fede. Il nostro dubbio “sano” deve confermarci sempre più sulla giustezza della nostra scelta di vita, perché anche dubitando, perché anche ricercando tra i meandri della nostra mente, vogliamo scoprire se Dio è il Dio di Abramo, di Isacco, di Giacobbe, di Mosè. Se questo Dio c’è ed è veramente lui l’arma potente che riesce a fare ogni cosa, solo a quel punto possiamo placare quel demone che ci divora.

Perciò una volta giunti lì sappiamo che la tentazione tornerà, non si darà per vinta, ma a quel punto noi saremo gli unici vincitori, anche se, nel frattempo cesserà il nostro digiuno nel deserto e potremo riprendere quella vita che tanto ci piace.

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