il lavoro

Oltre la preghiera

Impegni Pastorali

E’ dal XV secolo i Benedettini si sono dedicati alla cura pastorale della Parrocchia di Finalpia. Così la nostra Comunità assicura l’assistenza anche pastorale a 2 nostre Cappelle (Sant’Antonio  al Monte e San Giacomo delle Manie), che si trovano nel territorio parrocchiale.    

C’è una presenza sul territorio che è una valida testimonianza, efficace anche dal punto di vista pastorale, anche se oggi non si usa più parlarne molto. Noi invece, come Benedettini, teniamo cara una simile presenza che, secondo un’antica tradizione, ha reso più cristiana l’Europa.

Secondo lo storico P. Gregorio Penco O.S.B., si può parlare di una presenza monastica nel castrum piae già nel XII secolo, anche se la storia dei figli di S. Benedetto a Finalpia comincia con la Congregazione Olivetana nel 1476.

Di fronte alla nostra Abbazia c’è un ponte che attraversa lo Sciusa, fin dal medioevo. Su quel ponte sono passati Papi e Imperatori, gli eserciti dei Marchesi Del Carretto, della Spagna e di Napoleone.

Anche i Benedettini l’hanno attraversato – come tutta la gente del Finale – per dei secoli. Ed ecco che – nel 2012 – la nostra Amministrazione Comunale – ci ha chiesto di dedicarlo proprio a San Benedetto.

Formazione religiosa

Nei tempi forti dell’anno, come Avvento e Quaresima, curiamo – direttamente o tramite collaboratori ed occasionali ospiti – incontri di Formazione religiosa: lectio divina, conferenze e serate musicali.

Nel periodo delle vacanze estive, le iniziative formative – sia religiose che culturali – vedono una sensibile partecipazione di villeggianti.

I concerti

Nel periodo estivo l’organo della nostra chiesa fa valere le sue buone qualità, sotto le mani di qualificati organisti: a solo o nell’accompagnamento della voce umana.

Altre serate musicali sono state offerte con virtuose esecuzioni (voci soliste, cori, chitarra, clavicembalo, flauto traverso …).
Se clicchi sulla foto sottostante verrai introdotto nella nostra chiesa, dove si sono svolte delle belle serate.

La biblioteca

È stata avviata la schedatura della nostra considerevole quantità di libri, oltre 60.000 volumi – senza contare le varie collezioni di riviste e periodici. Grazie ai preziosi contributi della Fondazione De Mari di Savona ne sono stati schedati oltre 8.000 volumi, sia da nostri monaci, che dalla Biblio, una ditta specializzata di Torino.

I contributi della De Mari sono stati, attualmente, sospesi: contiamo che riprendano quanto prima.
La schedatura dei libri, seguita da una logica collocazione, rende agibile e viva una biblioteca: altrimenti rischia di restare solo un polveroso deposito.

Rivista liturgica

Nella prima metà del secolo scorso (1914) i monaci di Finalpia hanno fondato la prima Rivista Liturgica italiana, tuttora in pubblicazione.

All’inizio si coordinavano in casa gli articoli (scritti dai monaci e da qualificati collaboratori) e la si faceva stampare fuori dal Monastero.

Poi (ovviamente per contenere le spese) si componeva in casa, riservando solo la stampa ad una tipografia esterna.
Si arrivò, infine, a fare tutto in casa: redazione, composizione, stampa e spedizione agli abbonati.

Fu un grosso lavoro che impegnò molto la nostra Comunità.
Questa iniziativa s’innestava in un’attività antica, per noi Benedettini.

È vero che Gutenberg aveva dato inizio alla stampa della Bibbia tra il 1453 e il 1455, ma forse pochi sanno la prima tipografia italiana venne installata proprio in un chiostro benedettino nel 1463: quello del Monastero di Santa Scolastica di Subiaco.
Ciò avvenne per opera di due stampatori tedeschi, provenienti dalla Germania: Corrado Sweynheim e Arnoldo Pannartz.

Oggi, anche se a Finalpia continuiamo ad ospitare alcune Riunioni della Redazione della Rivista Liturgica, abbiamo dovuto – già da parecchi anni – passare la stampa ad una tipografia all’altezza dei tempi.

Parlando della tipografia, è giusto ricordare il discreto numero di ragazzi che sono passati nella nostra Abbazia negli anni 1950 – 1970.

Negli anni ’50, sulla scia di quanto avveniva nell’Abbazia San Giuliano di Genova, si accolsero a Finalpia dei ragazzi con difficoltà familiari, per aiutarli a terminare la scuola dell’obbligo ed avviarli al lavoro in tipografia. In una ventina di anni sono passati per la nostra Abbazia alcune decine di ragazzi. Il loro numero fisso era di 4/5 elementi, che si avvicendavano.

Ricevevano alloggio, vitto e insegnamento scolastico. Ogni anno sostenevano, come privatisti, un esame nelle scuole statali e ripagavano dando una mano in tipografia. Una volta lasciata l’Abbazia, i ragazzi riuscivano ad inserirsi stabilmente nel mondo del lavoro (e non solo come tipografi).

L’esperienza degli Artigianelli si esaurì negli anni ’70.

Non mancarono quelli che, divenuti padri di famiglia, tornarono per salutare e ringraziare e alcuni di loro hanno mantenuto contatti con l’Abbazia.

Giornate e Manifestazioni

Una particolare Giornata merita una menzione, quella degli Anziani e Ammalati che si tiene alla fine del mese di maggio di ogni anno e che è molto sentita (i partecipanti superano abitualmente il centinaio di persone).

È un’occasione per chi ha problemi di età e/o di salute di stare insieme per pregare (nel nostro Santuario della Madonna Pia) e per un momento conviviale (nel Refettorio del Monastero) e per rivedere (nei chiostri e nei saloni dell’Abbazia) dei volti conosciuti ed incontrarne dei nuovi.

L’apiario

Secondo la secolare tradizione dei monasteri, anche l’Abbazia di Finalpia dispone di un Apiario.

L’erboristeria produce vari tipi di miele (tra i quali spiccano acacia, arancio, castagno, eucalipto, girasole, lavanda, rododendro, sulla e  tarassaco). La varietà dei tipi è possibile grazie al bacino di utenza del nostro Apiario (cioè le zone, cioè, dove vengono posizionati gli alveari), che non si limita a Finalpia. Le arnie, infatti, sono sapientemente smistate nelle province di Cuneo, Asti, Alessandria, Piacenza e in qualificate zone della Liguria di ponente.

L’Apiario benedettino di Finalpia non si ferma alla produzione del miele, ma interessa una vasta gamma di prodotti derivati dall’attività delle api: polline, propoli, pappa reale e creme varie (estetiche e curative).

Ovviamente una così vasta attività si deve avvalere anche di personale non monastico.

Contatti

Tel: 019 60 2301

Dove siamo

Via Santuario, 59
17024 - Finale Ligure (SV)

Social