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SONO TORNATI A CASA…

Mar 27, 2025 | Eventi

Le emozioni costituiscono l’elemento fondamentale del ricordo. Il giorno 25 di marzo del 2025, nella Comunità Monastica di Finalpia è accaduto un evento che avrà echi nel futuro. Finché la memoria sarà viva, esso avrà un posto, come pietra miliare, nella storia di questo monastero. La Traslazione dei tre Abati, dal cimitero di Calvisio alla cripta, nel nostro chiostro, ha visto la partecipazione tra le personalità più importanti del movimento monastico italiano a partire dall’Abate Presidente della Congregazione Sublacense Cassinese Dom Ignasi M. Fossas i Colet Egli, insieme agli abati Dom Giordano Rota di Pontida e dom Giustino Pege di Praglia e il Priore Dom Francesco La Rocca di Parma sono stati gli autorevoli referenti del movimento monastico. Il nostro Vescovo di Savona, Monsignor Calogero Marino, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica, facendo risplendere ancora una volta di più la storica Mitria degli Abati di Finalpia, con l’effige della Madonna. Tra i molti confratelli intervenuti hanno portato una testimonianza accorata e significativa i monaci del monastero della Cascinazza (MI), monastero fondato dal nostro Abate Dom Bernardo Cignitti. La processione e la benedizione della lapide tombale hanno chiuso la parte spirituale dell’evento. Tale occasione è stata anticipata dalla lectio magistralis del Prof. P. Giuseppe Midili docente presso il Pontificio Ateneo Sant’Anselmo di Roma che ha tratteggiato in modo chiaro, vivace e sintetico l’immensa opera teologico-pastorale dell’Abate Dom Salvatore Marsili, anche in vista del progetto di riordino dell’immenso archivio dei suoi scritti. Il suo intervento è stato preceduto dalla presentazione della figura del monaco Marsili, da parte di Don Filippo Resta, già Vicario dell’Abate per l’Istituto di Liturgia Pastorale di Santa Giustina (PD). La chiarezza e soprattutto l’esperienza umana che il confratello ha voluto regalarci dei tratti più personali di Dom Marsili hanno toccato tutti i presenti. A tale lezione, come alla celebrazione eucaristica ha preso parte una rappresentanza dei fedeli di Finalpia. Da Affile (RM) sono venuti alcuni nipoti dell’Abate Marsili. Per quanto riguarda Dom Placido erano presenti tre dei suoi cinque nipoti. Di lui poco si è detto perché non sono state le parole a presentarlo, ma i fatti: la ‘sua corale’ ha animato la S. Messa, la ‘sua banda musicale’ ha accolto e accompagnato la processione all’uscita dalla Chiesa, la ‘sua cura della casa monastica’ era tutta lì ad accoglierlo per sempre. A far gli onori di casa un ispirato Priore dom Franco Gazzera ha tracciato il significato dell’evento, le peculiarità dei tre Abati. Qui dove nei primi anni del ‘900 è nata la Rivista Liturgica in Italia oggi si respirava un’aria veramente carica di storia, di spiritualità, di teologia, di pastoralità che egli ha saputo sintetizzare nella frase: “Ora questi nostri confratelli riposano qui, sentinelle del nostro impegno, difensori della Santa Regola, aiuto continuo e costante durante le difficoltà che incontreremo noi stessi lungo il nostro cammino”. Così come sono stati toccanti e carichi i momenti conclusivi del ringraziamento ai partecipanti l’evento; così come la postilla che il vicepriore Dom Luigi Frati ha voluto tributare al suo superiore per l’impegno profuso nella realizzazione di questa traslazione: “È solo grazie a lui che i nostri confratelli sono potuti tornare a casa, lui che ha dimostrato di avere il cuore nel passato, ma la mente fissa nel futuro, così da assicurare una lunga vita alla nostra comunità.” È stato presente anche il Signor Sindaco del Comune di Finale Ligure Dott. Angelo Berlangieri, a testimonianza che il Monastero è un luogo vivo e presente all’interno del più ampio tessuto sociale.

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