le notizie dell’abbazia

L’Angolo del Monaco – Santa Famiglia

Dic 28, 2024 | L'angolo del Monaco

La frase di questa domenica è: “E poi si misero a cercarlo”.

I viaggi di famiglia, le gite fuori porta, le vacanze in montagna o al mare, sono tutte occasioni nelle quali genitori e figli si trovano a vivere un’esperienza fuori dal proprio ambiente usuale. Spesso accade che una distrazione porti alla scomparsa temporanea di un figlio. L’angoscia attanaglia immediatamente i genitori e quello che poteva essere un momento di serenità si trasforma in lancinante angoscia. Poi quando la famiglia si ricongiunge c’è il classico sospiro di sollievo per lo scampato pericolo.

La cronaca, però, è piena di accadimenti che si sono trasformati in tragedia o per la morte del figlio o per la sua sparizione. Sono noti i fatti, soprattutto, di bambine, mai più ritrovate. Questa è la cronaca dell’evento.

Se andiamo nel territorio del significato, in prima battuta siamo vicini ai genitori che, ieri, come oggi, cercano sempre i figli. Perché è necessario cercare di capirli essendo di una generazione diversa, di un tempo diverso, di una mentalità differente.

Quanti drammi si consumano perché non c’è questa ricerca. I figli crescono e cambiano, ma anche i genitori dovrebbero cambiare mentalità con la crescita del figlio, pena il creare dei disadattati o erigere muri che difficilmente poi si possono abbattere. Cercare i figli sempre, cercare i loro interessi, aprire dialoghi insperati, solo così si possono seguire efficacemente durante la crescita, altrimenti essi vengono affidati agli altri che li plasmano secondo i loro interessi (sette, gruppi criminali, associazioni, ecc.).

C’è poi il significato religioso, in questa particolare famiglia, perché quello che chiamano figlio lo è a metà (solo della madre), anche se la delicatezza della madre mette giustamente al primo posto il padre e poi lei (secondo la cultura del tempo). Ma la risposta alla domanda di ricerca è legata ad una realtà sovrumana (escludente i due genitori) perchè se, letta umanamente, è una risposta strafottente e maleducata che non tiene conto dell’amore di quelle due persone; se invece la poniamo in un contesto sovrumano, allora c’è una spiegazione logica e consequenziale che coinvolge tutti e tre nel discorso che Dio si è proposto per la salvezza del genere umano.

C’è poi la risposta dell’evangelista che, mosso a compassione dei due poveri genitori, li difende ponendoli dietro il termine dell’incomprensione (“ma essi non compresero ciò che aveva detto loro”). Nella vita di Maria ci sono sempre stati momenti in cui non comprendeva i fatti che le stavano accadendo (l’annuncio, i pastori, i Magi, Simeone, ecc. ecc.).

Bellissimi e pieni di “fede umana” sono i versi che nella poesia “Le tre madri” cantò De Andrè, mettendo in bocca a Maria tutta l’umanità dei sentimenti: “Piango di lui ciò che mi è tolto/ le braccia magre la fronte il volto/ ogni sua vita che vive ancora / che vedo spegnersi ora per ora/ figlio nel sangue figlio nel cuore … Per me sei figlio vita morente/ ti portò cieco questo mio ventre/ come nel grembo e adesso in croce/ti chiama amore questa mia voce/ non fossi stato figlio di Dio/t’avrei ancora per figlio mio”.  

Poi però alla fine, quando lo accolse dalla croce, penso che finalmente avrà capito tutto e la sua luce cominciò a rifulgere intorno a lei. Oggi volgiamo lo sguardo alla Madonna di Pia e preghiamo di agire senza comprendere (ma con fede) per poi capire per l’eternità.

ULTIMI ARTICOLI

Contatti

Tel: 019 60 2301

Dove siamo

Via Santuario, 59
17024 - Finale Ligure (SV)

Social