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L’Angolo del Monaco – Dom. XXVIII del Tempo Ordinario

Ott 12, 2024 | L'angolo del Monaco

La frase di questa domenica è: “Quanto è difficile per quelli che possiedono ricchezze, entrare nel regno di Dio”.

Il dialogo tra Gesù e il giovane ricco non deve trarci in inganno con una interpretazione semplicistica. Infatti quando si parla di ricchezza il pensiero corre al denaro. Ma il denaro è solo una parte della ricchezza, esistono altre voci sotto questo termine.

Il gioco sottile che si instaura tra il giovane e Gesù è legato a tutto ciò a cui uno tiene e che antepone in una scala di priorità ad altre cose o valori. Oggi, se parliamo di ricchezza, non possiamo riferirlo al tenore di vita, perché ci sono persone che fanno debiti per poter andare in vacanza e vivere una settimana senza pensieri. Poi però hanno le rate da pagare per il prestito ottenuto.

Non possiamo parlare di beni di lusso, perché può essere la stessa cosa delle vacanze (le auto prese a rate o con formule che oggi vanno per la maggiore), oppure di ville, di tutti quei beni che costituiscono il plafond per definire lo status symbol dell’individuo.

La ricchezza può essere identificata con il potere, con l’occupazione, per esempio, di cariche politiche che producono benefit, che fanno vivere il politico ben al di sopra delle sue possibilità. Ricchezze sono anche le immedesimazioni che tanti individui cercano rispetto ai propri beniamini del calcio o del cinema o della musica, o della nuova categoria degli influencer.

Se oggi Gesù, potesse camminare lungo le nostre strade, troverebbe una varietà di ricchi ben più vasta di quella canonica. Tuttavia il suo messaggio di duemila anni fa ben si adatta anche a tutte le nostre situazioni.

Egli invita ciascuno a “vendere”, cioè a cedere, a liberarsi di tutta la zavorra materiale che uno si trascina dietro, distribuirla a chi non ha di che sostentarsi e poi seguirlo. Immagino che si svuoterebbero ancor di più le chiese se venisse chiesto ciò a coloro che frequentano.

Ma Gesù è un provocatore, dopo aver dato le risposte analizza i sentimenti che sono scaturiti dal dialogo. Il giovane ricco se ne andò rattristato, eppure aveva dichiarato che aveva sempre rispettato i comandamenti.

Allora Gesù pronuncia la famosa frase della cruna dell’ago per sottolineare che l’uomo è fatto per possedere, per accumulare, ma che solo l’intervento divino può modificare questa tendenza e far sì che la conversione avvenga in direzione di una ricchezza valoriale più intima, più tesa a guardarsi intorno e a scorgere le singole povertà.

Dare ai poveri, spogliarsi dei propri beni, non vuol dire impoverirsi, ma arricchirsi di un qualcosa che non è caduco, che non può essere corrotto. Oggi poniamo l’attenzione su una semplice equazione: di fronte a qualsiasi bene/ricchezza cerchiamo di scindere tra valore e prezzo, forse questo filtro ci può veramente salvare, cominciando a godere di più il tempo quotidiano.

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