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L’Angolo del Monaco – Dom. XVIII del Tempo Ordinario

Ago 3, 2024 | L'angolo del Monaco

La frase di questa domenica è la metafora relativa al: “Pane del Cielo”.

Tale metafora mette insieme due realtà antitetiche: la Terra e il Cielo. La Terra è rappresentata, in questo caso, dal pane che è l’elemento simbolo e primordiale della vita, appunto, sulla terra. È il pane che viene confezionato con le farine che sono i chicchi dei grani macinati, così come il grano è una delle prime piante che sono state domesticate per un uso esclusivamente legato al concetto di sopravvivenza. Visto che il pane ben si presta ad essere il simbolo dei concetti base quali: la vita, il cibo, la comunità, ecc. esso racchiude quindi ogni sfumatura terrena.

Così la parola ‘Cielo’ rappresenta tutto ciò che è inarrivabile, trascendente, che è al di là di tutto quello che possiamo toccare o vedere, che rappresenta anche l’oltre. Quindi la frase è un’antitetica spiegazione di ciò che è difficile comprendere, ma che reso così, essa rappresenta l’unico modo per comprendere come ciò che non conosciamo e sappiamo possa farsi conosciuto ed esperito nel nostro quotidiano.

Quando Gesù si riferisce a sé come Pane del Cielo egli ci dice la sua duplice natura e nello stesso tempo la sua missione.

Con la duplice natura si superano le eresie che la storia ha posto in essere sulla sua persona, tutti i dubbi che fosse contemporaneamente vero Dio e vero uomo. Con la sua missione ci spiega ancora una volta perché egli si sia comportato così: la sua vita è la spiegazione di che cosa voglia dire amare il prossimo, fare del bene, dare la vita per gli altri, superare i desideri umani per cercare tesori che non si consumano.

Quale piacere più grande di quando riusciamo a dare da mangiare a qualcuno. Infatti il cibo che diamo rappresenta quell’energia, quella benzina che sostiene, che fa mettere in moto quella meravigliosa macchina che è il corpo umano.

Quindi il pane è l’elemento base o per antonomasia ha la funzione di dare la vita. E non è appunto questo ciò che Gesù ha predicato per tutta la sua vita? Donare la vita per gli altri. Che tradotto nel nostro linguaggio quotidiano vuol semplicemente dire: “fare tutte quelle azioni che possono aiutare le singole esistenze a farsi esistere; fattive e non sopravvivenze inutili, vittime sugli altari degli affari, carni da cannone per gli egoismi di pochi”.

Ecco la continuazione della creazione divina; ecco perché Gesù ci chiama ad essere figli di quel Creatore; ecco che cosa vuol dire essere anche noi per gli altri quel pane vivo del cielo che scende al momento opportuno e dà quella vita che sembrava essere disperata.

Io sono il pane vivo che discende dal cielo per farsi pane di frumento e farina da mettere sulle mense di uomini e donne che insieme hanno il compito di rendere gloria a Dio con la loro vita.

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